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Musica

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Le canzoni
di Alfredo Cohen

di fernanda Pivano

Alfredo Cohen, alias D’Alolsio, si può scegliere quello che si preferisce: quand’era piccolo scriveva soltanto poesie e di musica non si interessava. Poi un comune fatto di cronaca: due omosessuali ammanettati dalla polizia in un cinema, gli fece venire in mente di scrivere una canzone; e la canzone venne usata come colonna sonora per un breve film che il FUORI era stato Invitato a fare per l’ultima Triennale di Milano. L’idea del film era di riprendere per 20 minuti, alla Andy Warhol, un orinatoio frequentato da omosessuali e li titolo era Kasa, con la kappa. Sicchè in quella prima breve canzone c’era gi  dentro tutto: la poesia, la protesta, la denuncia e anche un poco lo sfottò, l’affermazione di realtà vitali represse e oppresse: le realt  vitali della vita quotidiana di minoranze e maggioranze sessuali.

Dolce come un marshmellow, che cosa avrebbe scritto Alfredo senza quella repressione? Per lui cantare è sicuramente una lotta, la lotta del represso, ma è anche un gioco, il gioco del dolce ragazzo che a tutti i costi vuole sottrarsi alla repressione e per sottrarsi usa tutti i toni, dallo scherzo alla satira, dall’invettiva all’ azione politica. Il suo è un esempio tipico di rapporto tra politico e personale, tra pubblico e privato, tra inchiesta e vissuto. Poca sorpresa che Alfredo sia sfociato nel Partito Radicale.

Le canzoni del disco sono nove: il titolo viene dalla più lunga, che è anche quella fatta di immagini più golose, di ragazzi ottimisti che sognano di poter uscire dalla realtà imbarcandosi – senza fuggire – verso la vita. Michele Straniero mi diceva che merito di Alfredo Cohen è stato il coraggio di affidarsi al razionale e evitare le sdolcinature del viscerale. In questo razionale secondo me c’è largo posto per l’ironia: si sentono versi come: “Ho sessi che fanno parapà, Arrivarono li briganti, Ragazzi che ridendo fanno ahm, Signor tenente ti devo dire prapapapapapà” E gli esempi sono, si capisce, solo vagamente indicativi.

Ripeto, si tratta di versi. li ragazzo dolce come un marshmellow è poeta prima che musicista, ed è represso prima che poeta. La vita che lo aspetta è così lunga che soltanto gli anni ci diranno quale piega prenderà la sua poesia quando saranno sgominati li briganti della repressione.

Fernanda Pivano, 22 dicembre 1976

L'album completo

Come barchette dentro un tram​

Credits

TESTI E MUSICHE: ALFREDO COHEN

REALIZZATO ANGELO PEZZANA

ARRANGIAMENTI E DIREZIONE ARTISTICA: FRANCO BATTIATO